Secondo un recente studio condotto dai ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università della Pennsylvania, dormire poco potrebbe avere un impatto nocivo sulla salute del cervello, riducendo la capacità di pensare positivamente. E sebbene possa apparire una conseguenza scarsamente rilevante rispetto agli altri effetti negativi dell’insonnia (che per esempio ha tra i principali malus la possibilità di sviluppare patologie del sistema cardiovascolare in misura maggiore rispetto a chi dorme regolarmente), si tratta di uno dei sintomi più gravi della depressione, un disturbo psichiatrico che può condurre a conseguenze devastanti sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono.
“Generalmente, abbiamo la tendenza a notare gli stimoli positivi nel nostro ambiente – ha dichiarato in tal proposito il dottor Ivan Vargas, l’autore principale dello studio – noi tendiamo a concentrarci sulle cose positive di più di ogni altra cosa, tuttavia abbiamo osservato che la privazione del sonno può invertire questa situazione”.
Per quanto concerne le tecniche di rilevazione di tale fenomeno, i giovani coinvolti sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato costretto a rimanere sveglio per 28 ore consecutivo, mentre il secondo ha potuto dormire per 8 ore. Al termine della prima fase i giovani hanno poi dovuto osservare sullo schermo una serie di volti (felici, tristi e neutri): ebbene, i ricercatori hanno evidenziato che le persone che erano state private del sonno erano più propense a focalizzarsi sulle espressioni negative, e meno degli altri sui volti felici.
“La depressione è tipicamente caratterizzata dalla tendenza a sentirsi tristi e a pensare negativamente, ma più di questo, essa è associata al sentirsi meno positivi, meno in grado di sentirsi felici“, ha poi sottolineato Vargas, aggiungendo che “la carenza di sonno riduce l’abilità di pensare positivamente, che nel tempo potrebbe comportare un rischio di sviluppare la depressione”.