L’indice di fiducia dei consumatori francesi è rimasto stabile a marzo a 100 punti per il terzo mese consecutivo e in linea con le attese di consenso. Lo spaccato mostra un miglioramento del giudizio della situazione finanziaria passata da parte del campione degli intervistati, ma un peggioramento delle attese per quella futura.
La propensione al consumo – si legge in un dossier ISP – torna a calare dopo l’ampio miglioramento visto da agosto scorso, mentre aumenta per il terzo mese consecutivo quella al risparmio. Le attese sull’aumento della disoccupazione rimangono stabili mentre aumentano quelle sull’inflazione. In media trimestrale, l’indice ha raggiunto il livello storico di 100 punti da 98,5 punti di fine 2016; lo spaccato sembra indicare che la spinta sui consumi delle famiglie vista l’anno scorso (1,8 per cento anno su anno) sta iniziando a rallentare.
Sempre in merito ai dati sulla fiducia, quelli aggregati per l’area euro relativi ai consumatori misurano un – 5 punti, esattamente come da consenso e da dato precedente. La fiducia dell’industria è pari a 1,2, sotto il consenso di 1,4 e meno del dato precedente di 1,3. La fiducia dei servizi peggiora a 12,7, contro il dato precedente di 13,8 e contro consenso di 13,9.
Per quanto concerne l’Italia, qui l’indice sulla fiducia dei consumatori è calcolato a quota 107,6 punti, contro i 106,6 punti del dato precedente, relativo al mese di febbraio, e denotando pertanto un incremento di 1 punto. L’indice di fiducia delle imprese è invece migliorato a 107,1 punti, contro il dato precedente di 106,3 punti, rivisto in lieve flessione rispetto alla stima di 106,4 punti. L’IFO tedesco, concludiamo, è a 112,3 punti, contro consenso di 111 punti e dato precedente di 111 punti, in ribasso da precedente stima di 111,1 punti.