Anche se spesso i membri della famiglia hanno buone intenzioni, a volte può essere piuttosto semplice distrarli. Ma ci sono dei passi che i genitori o i membri della famiglia possono fare per creare una zona libera da distrazioni?
In linea di massima, dipende davvero dal bambino e da come impara meglio. Un bambino può ad esempio preferire stare vicino a mamma e papà quando fa i compiti, così può far delle domande (e, sì, sfogarsi sul fatto di dover fare i compiti a casa), e non scegliere spesso di usare la scrivania della sua camera da letto. Una bambina può invece preferire lavorare in camera sua, sia alla scrivania che sul letto. La chiave è dunque fornire a ogni bambino un ambiente che trovi più favorevole ai compiti e allo studio.
Per esempio, ad alcuni piace lavorare con la musica di sottofondo, mentre altri non riescono a concentrarsi con la musica in movimento. Quando si condivide una casa, tutti devono tenere in considerazione questi fattori ed essere rispettosi degli altri membri della famiglia.
È inoltre utile effettuare delle routine piuttosto rigide. Dopo la scuola, per esempio, ci si può riunire in famiglia e creare un elenco dei compiti da completare per la settimana. Le date di scadenza sono scritte sul calendario di famiglia e i compiti vengono ordinati in base alle date di scadenza e all’importanza. Si completano quindi i compiti, prima di passare al tempo libero.
Naturalmente, molto dipenderà dal singolo caso. Per poter trovare la giusta combinazione che può massimizzare i benefici, è certamente consigliabile effettuare qualche tentativo iniziale, domandando altresì ai bambini che cosa desiderano fare, nella consapevolezza che ogni famiglia ha le proprie preferenze, le proprie possibilità e le proprie esigenze.