Di malattie sessualmente trasmissibili si parla fin troppo poco e, purtroppo, i risultati si vedono. Le più recenti statistiche condotte sul nostro e su altri territori occidentali manifestano infatti una fortissima crescita di queste patologie, tanto da generare un vero e proprio allarme intergenerazionale.
Nel dettaglio, dal 56mo congresso dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri (Adoi) è emerso come il trend della diffusione delle malattie sessualmente trasmesse (Mst) nel nostro Paese stia imbracciando una strada di accelerazione, e come tra tutte le malattie che si trasmettono per attività sessuale, quella più dinamica è la sifilide, cresciuta con un ritmo del 400% dal 2000 ad oggi. E se fortunatamente i casi da virus Hiv non crescono tra i giovani (ma purtroppo fanno fatica a diminuire), un picco di nuove infezioni si registra tra gli over 50, che probabilmente stanno nuovamente sottovalutando quello che è un gravissimo problema di profilassi. La gonorrea, invece, ha visto quasi raddoppiare i casi in Europa tra il 2008 al 2013, confermando un quadro a tinte piuttosto fosche.
Contemporaneamente, dal convegno è emerso come secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno l’impatto delle quattro malattie sessualmente trasmissibili più diffuse comporti una mole incredibilmente elevata di nuovi casi, pari addirittura a 498,9 milioni di unità. Questo, in altri termini, vuol dire che nel mondo oltre un milione e mezzo di persone ogni giorno si ammala per una malattia sessualmente trasmissibile, che sarebbe possibile invece evitare attraverso alcune accortezze utili per poter rischiare ogni forma di contagio.
Sempre secondo le statistiche più aggiornate, questa volta fornite per il nostro Paese dall’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi anni i casi di malattie sessualmente trasmissibili sono aumentati in maniera costante, passando dai circa 3500 casi riscontrati nel corso del 2006 ai circa 6500 casi che sono invece stati rilevati nel corso del 2013.
In Europa, dalla metà degli anni ’90 alcune malattie sessualmente trasmissibili hanno trovato ‘terreno fertile’ per espandersi dopo un decennio di declino dei trend epidemiologici, soprattutto nelle grandi metropoli e in alcuni gruppi di popolazione maggiormente a rischio, ad esempio i maschi omosessuali
ha spiegato in merito il dottor Antonio Cristaudo, Presidente del 56mo Congresso Adoi
Negli ultimi anni poi questa crescita è stata amplificata dalla facilità degli incontri sessuali occasionali dovuta all’utilizzo di Internet e delle App.
Una buona ragione in più per poter incrementare il livello di allerta, e non sottovalutare un problema mai sopito…